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lunedì 20 gennaio 2014

Malati (di risparmio)

Lo zapping serale è sempre fonte di grande ispirazione e di grande sbigottimento. Ancora una volta mi sono imbattuta in uno di quegli assurdi programmi di Real Time e ancora una volta mi sono ritrovata a fissare lo schermo incredula e contrariata.
Questa volta la pietra dello scandalo è un programma intitolato "Malati di risparmio". Già dal titolo non ci si aspetta nulla di vagamente normale. Ho cercato di soprassedere sul tizio che fieramente mostrava la vasca da bagno in cui raccoglieva l'acqua usata per lavarsi per poi riutilizzarla per lavare i piatti (una volta a settimana) e per fare il bucato (una volta al mese). Purtroppo, nonostante i tentativi della mia mente di rimuovere questa informazione, non riesco a dimenticare la vista di quell'acqua non troppo pulita e soprattutto priva di sapone. L'unica cosa che mi conforta è che uno spilorcio così non invita nessuno a cena e quindi nei piatti "lavati" nell'acqua sporca ci mangia solo lui.
Come tutti questi programmi a metà tra l'assurdo e il grottesco, ogni puntata prende in considerazione due squilibrati. Ed è qui che mi sono partiti gli istinti omicidi. La seconda malata era una donna giovane sposata con un uomo succube dell'avarizia della consorte e madre di due tenerissimi bambini. Bambini per i quali io vorrei chiamare i servizi sociali. Si dà il caso che l'adorabile mammina razioni tutto quello che le passa tra le mani. Il suo motto è "per risparmiare bisogna contare tutto". E così questa squilibrata a piede libero raziona la carta igienica a tutta la famiglia: sopra la vaschetta del water fa tre mucchietti (mamma, papà, figlio di 3 anni) e attribuisce a ogni componente un numero di strappi di carta. Di solito non sono previsti più di 3 strappi a testa al giorno. Vorrei che ti venisse il colera. L'unica che si salva da questa angheria è la figlia più piccola in quanto portatrice di pannolino. Spero che non razioni anche quelli.
A un certo punto la risparmiatrice folle ha mostrato al mondo come raziona cibo e bevande ai due pargoli. Alle due vittime innocenti viene dato da bere "il succo", che si compone di 1 parte di succo di mela e 5 parti di acqua. Per ammissione del padre "quella roba deve avere un gusto terribile, ma intanto loro non sanno che gusto ha il succo vero". Ma stai scherzando? Posso dire che sei uno stronzo? Se poi i vostri figli crescono e vi ammazzano nel sonno io vengo in America solo per stringere loro la mano. Ma non è finita qui. Vengono razionati i waffles (una striscia di quadratini per ogni anno di età) e i cereali (14 pezzi contati e se non li finisci la prossima volta te ne do 12). A un certo punto il bimbo più grande ha chiesto se poteva avere il bacon, richiesta seguita da gridolini di approvazione da parte della sorellina. La risposta della mamma è stata "Tesoro, il bacon si mangia a Natale!". A questo punto non ho tirato il telecomando contro lo schermo solo perché poi avrei dovuto ricomprare la TV.
Io capisco che non si possano allevare i figli accontentandosi ogni loro richiesta. E capisco anche che il risparmio sia un'arte a me sconosciuta, però a tutto c'è un limite. Io spero che qualcuno abbia tolto i figli a quella pazza. Comunque, come al solito Real Time non ha dato il titolo giusto alla trasmissione. "Malati di mente" sarebbe stato più appropriato.

2 commenti:

  1. Il preambolo è che un SANO risparmio è giusto. Non un'esagerazione del genere. Dopodichè passo a dire che più che le singole persone il problema è tutto quello che ci sta attorno. Io sono convinta che come tante, troppe cose di questo mondo il programma sia solo un'esagerazione attentamente costruita, con un ottima famiglia di attori. Altrimenti la denuncia oltre che i genitori per maltrattamento di minori se la becca pure chi porta in tv certe cose. L'unico motivo per cui vanno in onda programmi del genere è che ormai se non scandalizzi non fai audience, e quindi soldi, e quindi tutto il corollario solito. Forse bisognerebbe indignarsi per la vera fonte del problema, ossia chi permette che tutto questo abbia successo e continui ad essere prodotto.

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    1. Anche io spesso penso che sia tutta finzione. Ma è davvero possibile che due bambini così piccoli stiano recitando? A questo punto mi auguro di sí..

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