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lunedì 19 maggio 2014

Le patatine di Rocco

Pensavo (e soprattutto speravo) che avessero archiviato per sempre quell'orribile pubblicità. Invece eccola di nuovo ad avvelenarmi il fegato. Più irritante dell'uomo Conad, più sessista di una partita di calcio.
Per chi non l'avesse ancora capito, mi riferisco alla pubblicità delle patatine in cui Rocco Siffredi gira tra dozzine di donne bellissime con un pacco di patatine in mano facendo allusioni sessuali non troppo velate.
Era un po' che Rocco non si faceva vedere. Pensavo che le femministe avessero minacciato di tranciargli i preziosi attributi se non l'avesse piantata con quella pubblicità. E invece no. E' di nuovo qui.
Non ho ancora deciso quale sia la cosa che mi dà più fastidio di quella pubblicità: il fatto che le donne vengano spudoratamente identificate con le loro parti intime, il fatto che le loro parti intime vengano paragonate a degli snack per bambini o il fatto che, per la proprietà transitiva, le donne vengano identificate con degli alimenti. Quello che è certo è che non vorrei mai essere al posto di una mamma con un figlio troppo sveglio che fa domande su quella pubblicità.
Caro Rocco, mi fa piacere che tu le abbia provate tutte. Anche se, volendo puntualizzare, è il tuo inquilino del piano di sotto ad averle provate. Viste le sue dimensioni si può praticamente considerare un essere dotato di vita propria. Potresti far parlare lui, già che ci sei.
Mi chiedo solo che fine hanno fatto le femministe indignate. Quelle che considerano Miss Italia la causa di tutti i mali. Quelle che sono pronte a strillare se in una pubblicità viene inquadrata una donna un po' più scoperta del necessario. Quelle che trovano deplorevole il fatto che delle giovani donne accettino di intrattenere gli ospiti di Berlu ad Arcore in cambio di una palata di soldi. Tutte queste femministe, dove sono adesso? Perchè lasciano che un pornodivo parli in questo modo del gentil sesso?
Forse sono io che sono paranoica, polemica e permalosa, ma trovo mille volte più offensivo essere paragonata a una patatina che vedere un centinaio di illuse sfilare a Miss Italia in cerca del trampolino di lancio per la fama e la gloria. Boicotterei quella marca di snack se non fosse che il mio cervello non ricorda quando è stata l'ultima volta che il mio stomaco gli ha ordinato di comprare delle patatine o dei pop corn. Non potendo boicottare, polemizzo. Attività che mi riesce sempre bene.

7 commenti:

  1. Dove sono QUELLE FINTE FEMMINISTE NON SCANDALIZZATE? Dove sono sempre state: a darla via a tutti, loro per prime,senza pudore.

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  2. E io polemizzo con te, mia cara tra le righe.
    Per conto mio non è essere paragonata ad una patata/ina/ona o della dimensione che vuoi tu che mi dà fastidio. E' proprio che nessuno dice niente. E' proprio che per soldi, ci sia chi si inventa queste pubblicità e chi le gira. E non intendo solo Rocco ma anche le ragazzuole.... imparassero a dire tutte insieme no quella pubblicità non la faccio, forse le cose potrebbe variare almeno in minima parte. Ma scherzi????? Sono trampolini di lancio!!!!
    Come si fa a dire di no?
    Quanto alle aspiranti miss... non ho mi visto lo spettacolo se spettacolo è. Diciamo che comunque qualcosa di migliore a cui aspirare di certo lo si trova. Però magari costa più fatica e sudore.

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  3. Ciao cara Tra le righe.
    Guarda un po' qui
    Ciao

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  4. Ciao! Arrivo da te dal blog di Patricia "la miciona qui sopra". Premesso che concordo su quanto dici non posso negare però l'efficacia del "messaggio" pubblicitario...della serie "purchè se ne parli...". E se ne parla parecchio di questa pubblicità...
    non sarà che contano anche su di noi che spediamo parole ad indignarci, per farsi pubblicità?
    A me questo dubbio mi viene...
    Complimenti per il blog, ho letto alcuni post qui e là e mi piace molto quello che scrivi!
    Dunque , piacere di conoscerti ;-))

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    Risposte
    1. Beh, se continuano a propinarci quella pubblicità è perché è efficace (purtroppo) ;)
      Grazie per il commento e per i complimenti :)

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    2. Tutto sommato avete ragione voi Pinkg e Eleonora. Ci indignamo e ci incavoliamo però ne parliamo. Forse è proprio su questo che puntano. Anche facendo commenti negativi magari si riesce ad invoogliare qualcuno a vederla.
      D'altronde, la pubblicità deve colpire lo spettatore, in un senso o nell'altro. Basta che qualcuno se ne ricordi e ricordi a cosa era abbinata. E' mercato, purtroppo!
      Ciao fanciulle!

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  5. Sono d'accordo con i commenti sopra: purtroppo lo scopo è provocare per farsi ricordare.
    Ormai i pubblicitari stanno toccando davvero il fondo...
    E questo è uno dei tanti motivi per cui guardo davvero pochissima televisione!
    Arrivo anch'io dal blog di Patricia, piacere di averti conosciuta! ^_^

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