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mercoledì 18 settembre 2013

L'uomo che sussurrava alle galline

Gli uomini arrivano a un momento della loro vita in cui si sentono in dovere di dare una svolta alla loro esistenza. E così c'è chi si compra la moto, chi si trova un'amante, chi chiede il divorzio, chi si fa un tatuaggio, chi si inventa un nuovo passatempo.
Questo vale per le persone "comuni". Gli uomini di spettacolo e gli attori, che le soddisfazioni se le sono tolte in gioventù, si dedicano a una vita più "tranquilla". E così Bud Spencer è passato dai fagioli in scatola alla cucina regionale condita con qualche mistero da risolvere, mentre Terence Hill si è lasciato alle spalle le scazzottate per celebrare le Messe tra un omicidio irrisolto e l'altro. Insomma, l'equivalente della pensione.
Quello che mi preoccupa, però, è Banderas. Lo stiamo perdendo. E' passato dai sexy balli da sala a giocare a dama con una gallina. Se prima prestava la voce al gatto con gli stivali, adesso parla con una macina. Ormai ha preso la residenza in un mulino sperduto tra i campi e se ne va girando con la farina tra i capelli per mimetizzare i primi fili bianchi. Anche i braccianti lo prendono per il culo, pur scroccandogli il pranzo. I momenti più esaltanti della sua giornata sono le riflessioni sulla legge di Murphy con la colf. Che poi io per lui mi sarei immaginata una avvenente ragazza dell'Est o una caliente spagnola. Non la degna discendente della Perpetua di don Abbondio.
Certo, la colpa non è la sua. Si deve pur lavorare per vivere. Però rifilargli un lavoro del genere è sadismo puro. Ormai ne sono certa, è stato un uomo. Si si, il pensatore di quegli spot pubblicitari è sicuramente un uomo. Nessuna donna avrebbe piazzato il povero Antonio in situazioni simili.
Io credo che dovremmo fare qualcosa. Una petizione. Un appello. Una manifestazione pacifica. Dobbiamo recuperarlo prima che sia troppo tardi. Ormai ha sfornato il pane più buono, i biscotti più magri, le fette biscottate più spesse. Ha sfornato più dolci lui in pochi mesi che Buddy Valastro in tutta la sua vita. Un giorno o l'altro potrebbero metterlo a correre dentro la ruota del Mulino come un criceto. E a quel punto l'avremo perso per sempre.

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