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giovedì 24 ottobre 2013

Dalla parte del più debole

Ci sono delle cose che mi fanno innervosire e ce ne sono altre che mi fanno andare in bestia. Sono mesi ormai che le Iene vanno avanti a perorare la causa dei bambini malati che potrebbero beneficiare delle cure del metodo Stamina. E sono mesi che si prendono a cornate con i ministri della Sanità. I ministri vanno e vengono, le Iene restano. E polemizzano.
Capisco che sia più facile stare dalla parte dei poveri bambini indifesi che il giorno prima camminavano e il giorno dopo si sono trovati paralizzati. Capisco che sia più facile sostenere i genitori di questi bambini che hanno visto i loro figli trasformarsi a poco a poco in corpicini privi di reazioni. Capisco anche che un genitore in una situazione del genere sarebbe pronto a dare la propria vita pur di salvare suo figlio. Però questo non autorizza le Iene a schierarsi senza riserve dalla parte di un tizio che una mattina si è svegliato e si è inventato una cura.
Se due ministri, in modo indipendente uno dall'altro, hanno deciso di vietare questa "cura miracolosa", un motivo ci sarà. E anche ricercatori e riviste scientifiche hanno bocciato questo metodo. Non credo che si siano messi tutti d'accordo per uccidere dei poveri innocenti. Nè credo alle teorie paranoiche di Vannoni che dice che le case farmaceutiche e i baroni universitari lo ostacolano di proposito. Se il suo metodo fosse davvero la panacea di tutti i mali, avrebbe la fila di gente davanti a casa pronta a comprare il brevetto. Se davvero nel mondo scientifico tutti si facessero la forca a vicenda ostacolandosi le scoperte, a quest'ora saremmo ancora alla teoria degli umori e ai salassi.
Io credo che a volte ci vorrebbe un minimo di imparzialità. Qui si tratta di tenere la ragione a chi, a quanto pare, non ce l'ha. Vannoni sarà anche un santo che cura i bambini per vocazione perchè non gli interessano i soldi, ma il suo metodo non va bene. Che poi a tutta questa santità io ci credo poco. Nessuno fa niente per niente. Ma anche ipotizzando che io ci creda, se il metodo non va non va. E non devono essere le Iene a decidere. Non è compito loro. Ognuno dovrebbe fare il proprio lavoro, lasciando gli altri liberi di fare il loro in santa pace.

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