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giovedì 3 ottobre 2013

Non aprite quell'armadio

Oggi voglio parlare di Carla. Carla di Carla&Enzo. Carla senza Enzo. Adesso non se ne sta più nel comodo loft con l'amico gay che ogni donna vorrebbe. No, adesso fa servizio a domicilio. Cito testualmente: "vengo a casa vostra, apro il vostro armadio e trasformo il vostro guardaroba in un guardaroba perfetto". E io ti dico: ma anche no!
Andiamo con ordine. La fashion victim di turno, che è sicuramente più victim che fashion, manda un videomessaggio mal recitato per chiamare Carla in suo soccorso. Un videomessaggio carico di quel pathos che solo le vittime di Real Time riescono a trasmetterci. Car-la-ti-pre-go-ho-bi-so-gno-di-aiu-to. Se lo facessero dire alla voce registrata delle stazioni si percepirebbe più sentimento. Carla, che non è insensibile a queste commuoventi richieste d'aiuto, arriva portandosi dietro la sua sarta di fiducia. Enza. No, non sto scherzando. Si chiama proprio così. Secondo me è un nome d'arte creato ad hoc. Fa molta tenerezza. Vestita con un camice da macellaio e loquace quanto il servo muto di Zorro. O forse anche meno.
La vittima designata conduce quindi Carla nella stanza degli orrori. E qui Carla compie le sue consuete magie. Propone di indossare due vestiti uno sopra l'altro. Suggerisce nuovi utilizzi per capi che erano demodè già negli anni '90 e che non sono mai tornati di moda. Abbina fantasie che fanno a pugni più di Bud Spencer e Terence Hill. Insomma, i soliti miracoli di Carla. Poi ti mette a posto l'armadio (l'unica nota positiva) dividendo i capi in tre occasioni d'uso. Anche se non si capisce dove vada a finire la maggior parte degli abiti. Se prima il tuo armadio era traboccante di vestiti, alla fine ti ritrovi con 4 outfit per ogni occasione d'uso. E un fantastico bloc notes con delle fotografie che servono, ovviamente, a ricordarti cosa devi abbinare e come. Nel caso ti venisse un'amnesia post-traumatica.
Quello che mi chiedo è perchè hanno chiamato questo programma "Guardaroba perfetto". Visti i risultati finali sarebbe stato più adatto "Non aprite quella porta". Un implicito invito a non far entrare in casa Carla. Giusto per mettere in guarda le potenziali vittime. No?

2 commenti:

  1. Ahahahahha. Hai proprio ragione, gli abbinamenti di Carla talvolta sono terrificanti. Noi crediamo che il titolo che tu avresti dato al programma sia più azzeccato xD

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    1. Beh, sono contenta di sapere che non sono solo io quella "strana" a cui certi "outfit" di Carla fanno venire i brividi! ;)

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